Campagna di preghiera COVID-19

CHARIS si unisce all’iniziativa di preghiera per la fine della pandemia voluta da Papa Francesco

“Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio” (At 12,5)

1 maggio –  31 maggio 2021

CHARIS si unisce in tutto il mondo alla maratona di preghiera dal tema “Da tutta la Chiesa si eleva incessantemente la preghiera a Dio”, per invocare la fine della pandemia e per la ripresa delle attività sociali e lavorative, promossa dal “Pontifico Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione.”

Ogni giorno alle 18 (ora di Roma) ci sarà la recita del Rosario, un’iniziativa voluta da Papa Francesco che aprirà il primo maggio e chiuderà il 31 maggio e sarà guidata da trenta santuari mariani rappresentativi di quelli di tutto il mondo.

Come carismatici ci sentiamo particolarmente chiamati a unirci a questa preghiera universale, invocando lo Spirito Santo nell’attesa della Pentecoste insieme con Maria, Madre della Chiesa.

Clicca qui per vedere i santuari del mondo.

CHARIS Staff

Momento straordinario di preghiera in tempo di epidemia

BENEDIZIONE “URBI ET ORBI”
DEL SANTO PADRE FRANCESCO

27 marzo 2020

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La speranza non delude

Padre Raniero Cantalamessa

Nell’udienza generale, trasmessa in video Mercoledì 11 Marzo 2020, riferendosi alla crisi planetaria del Coronavirus, il Santo Padre ha esortato i fedeli di tutto il mondo ad affrontare la situazione “con fortezza, responsabilità e speranza». Proviamo a dare un contenuto a ognuna di queste tre disposizioni.

Fortezza. Sentiamo rivolta a noi la parolache Dio rivolse al suo popolo in un momento di particolare prova: “Non con la potenza né con la forza, ma con il mio Spirito, dice il Signore degli eserciti!” (Zacc 4,6). Questo non ci dispensa dal mettere in atto tutte le risorse e le precauzioni umane, ma ci assicura che non siamo soli a lottare. Dio non è mai l’Emmanuele, il Dio-con-noi, come quando siamo nella prova. In un momento come questo,gridiamo anche noi a Gesú come gli apostoli nella tempesta: “Signore, non t’importa che noi periamo?”. Egli attende il nostro grido perché il suo intervento sia insieme frutto della sua grazia e della nostra fede.

Responsabilità. Non pensiamo solo a noi stessi, a metterci in salvo, magari a spese degli altri. Pensiamo alle conseguenze che può avere un nostro gesto o una nostra omissione. Questa è un’occasione irripetibile per ricordarci che siamo una sola famiglia e “membra gli uni degli altri”. Un vero capitano non abbandona la nave se non dopo che tutti quelli di cui è responsabile non si sono messi in salvo. Di questo altruismo ci stanno dando una magnifica prova tanti medici e operatori sanitari, ma ci ha dato soprattutto l’esempio il nostro Salvatore che “si è offerto alla morte per tutti noi”.

Speranza. Il contributo più bello che possiamo dare ai nostri fratelli come popolo del Rinnovamento carismatico è proprio questo: tenere viva la speranza teologale, quella che “non delude perché l’amore di Dio è stato effuso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato donato” (Rom 5,5). A nome del Moderatore di CHARIS e di tutto il Servizio Internazionale di Comunione di CHARIS, come Assistente ecclesiastico, rivolgo a tutti i fratelli e le sorelle del RCC l’augurio chel’Apostolo rivolge ai fedeli di Roma: “Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo” (Rom 15, 13).

Perché avete paura? Non avete ancora fede?

A un anno della Statio Orbis
Papa Francesco

27 marzo 2021

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