Domande e risposte

Commissione dottrinale – International Catholic Charismatic Renewal Services

Anno 2011

 

Quando hai ricevuto il battesimo nello Spirito Santo, puoi aver avvertito una gioia traboccante, una pienezza interiore, un senso nuovo dell’amore di Dio, un nuovo fervore nel parlare agli altri di Gesù. Ma poi può esserci stato un periodo di inattesa aridità spirituale e perfino di battaglia spirituale più intensa. E allora, che fare? Come fare a sostenere, promuovere e approfondire questa grazia meravigliosa ricevuta?

Il passo successivo è vivere quella effusione ogni giorno, cercando la pienezza della vita nello Spirito. Per poter crescere nella vita spirituale dobbiamo fare delle scelte radicali, rivolgendoci al Signore con grande fiducia. Patti Mansfield, il giorno del suo battesimo nello Spirito Santo fece una preghiera di resa incondizionata alla volontà di Dio: “Signore, Ti dono la mia vita. Scelgo tutto quello che Tu desideri per me. Se è sofferenza, la accetto. Solo insegnami a seguire il Tuo Figlio Gesù e ad amare come Egli ama”.

Quale esempio di come vivere a lungo termine il battesimo nello Spirito, non esiste un brano migliore da meditare del racconto biblico dei primi cristiani che ricevettero il battesimo nello Spirito il giorno di Pentecoste. Luca ci dice che essi: “erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nello spezzare il pane e nelle preghiere” (Atti 2,42). Questo modo di vivere rimane come modello per quanti oggi sono battezzati nello Spirito. Consideriamo ciascuno di questi elementi.

 

L’insegnamento degli apostoli

I primi cristiani cercavano di approfondire la loro fede ascoltando attentamente gli apostoli che per tre anni avevano imparato dallo stesso Gesù. Anche per noi è essenziale approfondire la conoscenza di Dio attraverso lo studio della Scrittura e gli insegnamenti della Chiesa. E questo comprende acquisire l’abitudine di leggere ogni giorno la Bibbia e frequentare ritiri di formazione tutte le volte possibili.

 

La comunione con gli altri

I primi cristiani vivono una vita di stretta fratellanza, mettendo “ogni cosa in comune” (Atti 2,44). Questo significa che si prendevano cura gli uni degli altri condividendo generosamente i loro beni materiali. Ma si curavano anche gli uni degli altri condividendo generosamente i carismi che Dio aveva dato a ciascuno di loro per la costruzione del corpo. I carismi sono strumenti potenti per servire gli altri ed essere veicoli dell’amore di Dio per loro. S. Paolo ci dice: “Aspirate alla carità. Desiderate intensamente i doni dello Spirito, soprattutto la profezia” (1 Cor 14,1). In 1 Corinzi 12,8-10 e in Romani 12,6-8 ci dà un elenco dei carismi, e oltre a quelli elencati ve ne sono molti altri. Per crescere nella grazia del battesimo nello Spirito dobbiamo sviluppare la relazione con gli altri che hanno ricevuto questa grazia e aiutarci a vicenda ad accogliere i carismi, a discernerli ed esercitarli con umiltà. Il nostro gruppo, o comunità, o famiglia di preghiera e di evangelizzazione sono luoghi privilegiati per il risveglio e l’esercizio dei carismi. Servendo i fratelli nell’amore e nell’obbedienza della fede, i carismi cresceranno.

 

Lo spezzare il pane

“Spezzare il pane” significa sia che i primi cristiani gioivano della compagnia reciproca e dei pasti in comune, sia che ricevevano il pane della vita, l’Eucaristia. Anche noi sosteniamo ed approfondiamo la vita dello Spirito dentro di noi attraverso la partecipazione comune alla liturgia Eucaristica ricevendo gli altri sacramenti, in particolare il sacramento della riconciliazione.

 

La preghiera

I primi cristiani frequentavano volentieri il tempio assieme e lodavano Dio (Atti 2,45-47). Anche per noi è impossibile crescere nello Spirito senza una vita di preghiera regolare. Questo implica del tempo quotidiano passato col Signore, lodandolo e adorandolo, ascoltandolo attraverso la Sua Parola e intercedendo per gli altri. Può implicare anche pregare il rosario e partecipare alla Messa quotidiana, se possibile.

 

La Vita nello Spirito

Infine, crescere nello Spirito Santo significa essere guidati ogni giorno dallo Spirito Santo, come esorta S. Paolo. “Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio” (Rom 8,14).“Se viviamo secondo lo Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito” (Gal 5,25); “camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne” (Gal 5,16). Soddisfare i desideri della carne è disobbedire alla Parola di Dio, cedere al peccato, all’ira, all’impurità o alla disobbedienza. L’ essenza della vita nello Spirito, invece, significa:

▪ Non rattristare lo Spirito Santo con amarezza, irascibilità, carattere violento, malizia (cf. Col 3,8), critica, asprezza o mancata disposizione al perdono.

▪ Non fare resistenza allo Spirito Santo quando ci convince di peccato, ma riconoscere il nostro peccato, pentendoci, umiliandoci e confessandolo. La grazia del battesimo nello Spirito può affievolirsi, inaridirsi o perdersi nella tiepidezza a causa del peccato.

▪ Essere ripieni di Spirito (Ef 5,18), ovvero, vivere ogni giorno nello Spirito, dediti a Dio e separandoci dal male. Gesù ci ha dato vita in abbondanza affinché potessimo portare il frutto dello Spirito (Gal 5,22-23).

▪ Amare lo Spirito Santo, pregandolo ogni giorno, invocandolo, ascoltandolo quando ci ispira e obbedendogli quando ci sollecita ad agire ed esercitare i Suoi doni e carismi.

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